La TV dei Siciliani

Comunali Palermo, Ronzulli “Uniti in Sicilia sconfiggiamo Sinistra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi verrebbe da dire che è meglio il movimento piuttosto che un eccesso di staticità: ho imparato che in Sicilia non ci si annoia mai. Scherzi a parte, i cittadini di Palermo non meritano certo di continuare a vivere in una città così bistrattata, in crisi finanziaria, incapace di investire o di avere alcun progetto, che perde. In tutte le classifiche. Noi vogliamo offrire un’alternativa credibile”. Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano Repubblica, la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli. Con Francesco Cascio, che nelle prossime ore ufficializza la candidatura, sostenuto dalla Lega e da altre forze. Ma Fdi resta fuori. Come finirà? “Mi auguro che tutto il Centrodestra si ritrovi dietro un uomo che sta generando entusiasmo e che, secondo l’opinione di molti palermitani che ho incontrato, e anche alla luce di tutti i sondaggi, è quello che ha maggiori possibilità di diventare un ottimo sindaco di Palermo. Larga parte del Centrodestra si è già impegnata per questo successo, ci auguriamo che anche gli altri vogliano dare il loro contributo. Palermo, inutile negarlo, è il primo tassello di un mosaico che passa per le elezioni regionali e si chiude con le Politiche”. Si sente di lanciare un appello a Meloni e La Russa a nome del suo partito e del suo leader? “Silvio Berlusconi non ha certo bisogno di interpreti e conosce molto bene la situazione siciliana: è aggiornato costantemente. Si è confrontato, oltre che coi dirigenti azzurri siciliani, anche con Matteo Salvini, Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi e Ignazio La Russa per Fratelli d’Italia. Quello che posso dire è che, dall’alto della sua esperienza, il presidente si è raccomandato di lavorare per l’unità. Io mi sento di ribadire che solo una coalizione di centrodestra coesa e unita può farcela: si vince e si governa insieme, allontanarsi da questo perimetro significherebbe aiutare gli avversari e penalizzare i cittadini che chiedono un cambiamento. Spero che gli alleati comprendano che in gioco non c’è qualche punto percentuale in più ma l’opportunità di amministrare città e regioni, di governare il Paese…”.
(ITALPRESS).

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